E' tutto sbagliato




Abbracciati in un letto piccolo sei rimasto dentro me in una spremitura d'amore e respiri.
Mi hanno investita tutte le sensazioni possibili, il terrore mi ha afferrato le caviglie, ho rivisto, rivissuto, immaginato, ho tremato.
Mi sono trovata spesso a nuotare contro corrente, talvolta è stato inebriante, altre volte così stancante da mozzare le gambe.
I piccioni ci stavano intorno affamati ed i miei seni erano tesi e caldissimi, pieni di cosa, tappeto di foglie arancioni intorno.
E' arrivato persino il calore di quella cosa che conosco tanto bene come aspettare, ma è tutto al rovescio, tutto sbagliato, non posso prendermelo quel calore, non ne ho diritto nè possibilità, non è mio.
Lontana da casa, lontana da loro, il treno corre così veloce che mi succhia la forza, mi sfila l'equilibrio, mi fa traballare i piedi e gli occhi.
La sorpresa della bellezza, la carezza dolce che sai farmi, le scale di moquette, perdersi, ritrovare la strada.
L'odore dell'acqua stagnante, il lento movimento di onde grasse, e le luci di notte, i suoni lontani, come rimbombanti.
I giorni trascorrono come sul vetro del treno, confusi e veloci, sbavati come il colore dato troppo in fretta e malamente, in questi giorni avrei avuto bisogno di averti accanto.
In questi giorni avrei avuto voglia di girarmi addosso a te e non dire niente, sentire la tua voce, la tua mano su un mio orecchio, sul ventre, fra i seni, dentro a quel calore esagerato, a quella tensione esplosiva.
Appartenerti più di sempre e non vederti mai.
E' tutto sbagliato.
Tranne il tuo maglione, quello mi piace tanto, chissà se ci ho lasciato qualche traccia del mio odore.
E' tutto sbagliato tranne le tue mani che sono così giuste.

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