Sulle spalle



Sulle spalle ho portato zaini e borse, libri e panini, figli e paure.
Sulle spalle ho trascinato vergogna e bugie, ci ho infilato curve irregolari e dolori acuti.
Sulle spalle ho messo tutta la mia storia, le ho abbassate e chiuse per tentare di proteggermi.
Le mie spalle si sono piegate sui miei bambini quando erano dentro ed addosso a me.
Le mie spalle le ho accartocciate, le ho saldate in modo che non tentassero di aprirsi e prendere il volo.
Le mie spalle si muovono senza fluidità, sono inchiodate e ferme, piene di fitte e spine.
Le mie spalle sono appese e cadenti, non hanno più molta forza ma non so come liberarle dal peso.
Le mie spalle hanno bisogno di caldo e di quelle tue mani che guardo mentre gli altri non sanno che le sto guardando.
Sulle mie spalle ho scaricato il peso dei giorni e catapultato la spinta degli scossoni, con le mie spalle ho cercato di ammortizzare gli impatti e di nuotare le acque che mi trovavo davanti.
Sulle spalle che troppo spesso mi paiono di cartone, vorrei sentire il passo delle tue dita che attraversano i cerchi dove si è concentrato il mio dolore, dove la loro morbidezza si è mutata in sasso.
Sulle mie spalle vorrei i tuoi baci leggeri, i tuoi baci profondi, i tuoi baci tutti.

Vorrei avere la forza di affidarti le mie spalle, perché restare ferma e senza paura, a respirare l'aria che di nuovo fluisce dentro me, possa sembrarmi, ancora una volta possibile.

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