Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2015

Un lento ma inesorabile declino

Immagine
Il primo giorno ci siamo svegliati all'alba, con baci e musica diffusa per casa. Il primo giorno siamo usciti alle otto in punto, capelli ben pettinati, docce appena fatte, vestiti puliti e non spiegazzati, profumino dietro le orecchie, unghie tagliate di fresco, zaini preparati la sera prima, vitamine somministrate a digiuno. Il primo giorno abbiamo fatto una colazione equilibrata ed abbondante, consumata dentro ad un raggio di sole, merende confezionate a mano, grembiuli stirati e rigidi. Dietro di noi ho lasciato una casa moderatamente ordinata e pulita, letti rifatti, locali aerati, piatti lavati e cibi riposti accuratamente. Siamo entrati in macchina con calma, abbiamo percorso la strada fino alla scuola chiacchierando lentamente, rispettando i turni di conversazione, ridendo amabilmente. Abbiamo camminato paralleli diretti verso la grande entrata gremita di bambini e genitori e nonni e canetti molesti. Il secondo giorno abbiamo dimenticato di prendere le vitamine e m

Settembre ed un riassunto

Immagine
L'acqua calda, le maglie sformate ed accoglienti, i grembiuli stirati il giorno prima della ripresa delle scuole, lasciati sulle stampelle di notte. La colazione delle vacanze, i chili ripresi perchè finalmente si sta meglio, il foglio con la biopsia negativa, stretto fra le mani sotto al sole rovente, e quel sorriso di gratitudine immensa, la musica di mattina, ma anche quella di sera prima di dormire, le camminate nei boschi e l'odore di terra e funghi dentro al naso. Il caffè che borbotta, la pennichella del pomeriggio, le riviste in riva al lago, il temporale estivo, la sensazione dell'inverno che torna. La prima notte con il piumino leggero a coprire le spalle, gli zaini nuovi, i libri sul comodino che ti aspettano ogni giorno fedeli e pieni di storie, una scrivania da scegliere per farci studiare i piccoli, la pausa pranzo con le colleghe, l'abbronzatura che va via a macchie come per fare più piano, gli amaretti caldi, la fila per comprare le salsicce buone, u

Le polpette di zia

Immagine
Ci sono cose che riescono solo a pochi, solo a qualcuno. Io avevo una zia piccola, bionda, magrina, con gli occhi nocciola, uno scricciolo di donna, un portento. Questa zia aveva un'energia che trascinava oggetti, persone, piante e spazi. Addormentava i neonati di tutti noi con due colpi sicuri e rilassanti delle sue braccia, stirava, organizzava, sperimentava, usciva, guardava curiosa, si incazzava, si schierava, difendeva, attaccava, si ingelosiva, voleva fortemente, e soprattutto lei, preparava delle polpette strepitose. Cucinava delle polpette speciali che io ho mangiato solo da lei, in tanti abbiamo provato a rifarle seguendo pedissequamente la sua ricetta, ma non sono mai riuscite a nessuno. Quelle erano le sue polpette, dentro c'erano tutto il suo amore, la sua dedizione, le sue mani, il suo olio, l'odore della sua cucina. Senza le sue polpette non era Natale. Quando è morto suo marito, il mio zione bello, dolcissimo uomo premuroso che l'ha trattata come