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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Come ogni volta con la frolla

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Mi succede da anni. Ogni santa volta. Provo lo stesso identico sentimento, nessuna volta esclusa. Inizio ad amalgamare zucchero, burro, farina, tuorli, un pizzico di sale, la buccia grattugiata del limone. Muovo le mani, ho sempre le mani fredde io, pare sia una buona cosa per lavorare la frolla. La frolla non ama il calore.No. La frolla chiede il freddo, il riposo. Lavoro gli ingredienti, li ammasso, cerco di inglobarli uno nell'altro. Tento accada che il burro abbracci la farina e lo zucchero, che tutto abbia una consistenza ed un sapore finalmente fuso, il sapore inconfondibile della frolla. Dopo pochi minuti la pasta sgretolata mi si arrampica sulle dita, l'uovo resta solo verso l'alto, la farina resiste, il burro resta isolato sui bordi della ciotola, lo zucchero giace sul fondo, guardo l'impasto frantumato, i pezzi singoli che lo compongono e puntualmente penso:"stavolta non mi riesce". Lo penso ogni volta, ogni santissima, singola volta.

Interpretazione dei sogni

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Caffè, schiuma di latte, pane e marmellata, è mattina, c'è già tanta luce. Io ed i miei due bambini a colazione. "Sapete bambini mi è appena venuto in mente cosa ho sognato stanotte, era tutta una corsa angosciante, scendevo giù da un dirupo, sembrava di essere in montagna, era un percorso in discesa pieno di ostacoli, sassi, sterpi, rami, vuoti immensi, correvo, saltavo, avevo il fiatone, cercavo di evitare le buche, i massi sporgenti, l'inciampo nascosto sotto le foglie. Correvo determinata, a testa bassa, concentrata, sudata, spaventata, andavo ed andavo, ma secondo voi dove stavo andando?" Il piccolo, stropicciato di sonno e latte freddo, mi guarda in faccia e mi dice:"dove ti pare mamma, andavi dove ti pare".

A tua madre chiederei

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Se potessi sedermi e parlare con tua madre, le chiederei tante cose. Le farei molte domande su come eri, quello che facevi e dicevi, soprattutto su come lo facevi e dicevi. Le chiederei cosa ti faceva piangere e cosa ridere Il regalo di Natale che ti ha più emozionato Se dicevi le poesie sulla sedia e se mettevi i soldi da parte Se ti piaceva farti fotografare Se desideravi essere ninnato Se volevi essere imboccato Se ti sbucciava la frutta dopo pranzo Le chiederei l'esatto colore dei tuoi capelli dopo l'estate La tua grafia sui primi quaderni Il tuo tema più bello La ferita più sanguinosa Il maglione fatto dalla zia che non volevi mettere perchè ti pizzicava il collo Le chiederei come ti addormentavi Chi volevi diventare A chi assomigliavi appena nato Le chiederei degli amici che hai portato a casa e delle partite che hai urlato in salone Vorrei sapere quanto tempo ti chiudevi in bagno da adolescente Quanto eri bello mentre dormivi la notte La febbre che