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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Disabile emotiva

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Sono diventata una disabile emotiva, un'incontinente sentimentale. Mi affido, mi lego, mi ribello e divincolo. Fuggo, nascondo la faccia e le mani, poi esco dal buio, mi rialzo, guardo la luce, riprendo a camminare e ricado. Il benessere ed il peso, il sollievo ed il dolore, lo slancio e la paura, l'avanti e l'indietro, la protezione ed il soffocamneto, la cura e la dimenticanza, la leggerezza e la colpa, il sesso e la solitudine, l'esposizione a petto aperto ed il nascondiglio del cuore, il coraggio e la meschinità, il rischio e la sicurezza, la spinta e la repulsione. Su una giostra folle, la mia, sono tutto, sono qualunque cosa, sono vicinissima e lontana,sono nessuno, sono tutti, sono lui, sono lei, sono niente.

Un'altra estate

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Se l'amore fosse la somma esatta risultante da numeri aggiunti, corretti e giusti, sarebbe perfetto. Se l'amore fosse quello più quello uguale questo, non ci sarebbero intoppi. Se l'amore fosse matematica che da secoli non è un'opinione, filerebbe tutto liscio. Certamente però, non sarebbe amore. Non lo so davvero se esista in senso stretto qualcosa di tanto grande come amare, quanto sia una proiezione di noi, uno specchio nel quale riconoscerci, un'allucinazione a due, un bisogno disperato, una convenzione sociale, un'epidemia molesta di libri, film e canzoni. Non capisco davvero quale possano essere le coordinate reali di un amore. So solo che ogni volta che ho voluto crederci, poi non è accaduto. Mi sono comportata da innamorata, ho detto e fatto cose da innamorata, ho sentito emozioni assimilabili all'innamoramento ma non lo ero infondo a me, dentro a quel cumulo nero che non conosco bene, quella voragine che sono io, quella donna di trentanove