Il vento fra i piedi



Interno, vacanze di Natale, lucine intermittenti, decorazioni in ogni dove, pandoro sul termosifone.
Il nano piccolo si lancia nel letto:" facciamo quattro chiacchiere mamma?"
E' il suo modo per chiedermi di coccolarci, aggrovigliandoci nel lettone, per interrompere la tranquilla lettura di un mio libro, per prendermi a testate, farmi il solletico, annusarmi e stropicciarmi, dirmi una serie di cose buffe seguendo un filo di pensiero pazzo e sconclusionato, il suo.
"Mamma, gli uccellini, per colpa di questi fuochi d'artificio, sono morti mezzi!"
"Mamma, mi metti un po' di vento fra i piedi?"
"Mi racconti ancora come ero nato da te?"
"Non posso dormire senza di te altrimenti faccio solo incubi, se dormo con te faccio solo sogni belli"
"Mamma, aiuto vienimi a prendere sono immobilizzato dalla paura!"
"L'ho tenito io tranquilla stretto stretto"
"Tu sei la regina della casa mamma, ora metti tutto a posto grazie"
"no mamma non farti la doccia sei già tutta profumosa"
"la puliggine (la fuliggine)non dovrebbe chiamarsi puliggine perché è sporca, dovrebbe chiamarsi sporchiggine"
"non voglio che diventi vecchia e poi muori, mi manchi se muori, e poi devo morire pure io che non voglio morire perché questa vita mi piace non voglio cambiarla".

E' stato un anno importante, decisivo per certi versi, intenso, pieno di cose.
Ora non ci resta che bruciare ciò che non vorrei più provare in questo tempo che verrà, e cominciare a camminare dritta, con il vento fra i piedi.

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